Gr. 500 di semola di grano duro a grana mista,
farina,
alloro e altri aromi vari,
acqua,
olio extravergine di oliva,
sale, pepe o peperoncino.
SVOLGIMENTO:
Versate la semola a pioggia nella mafaradda e legatela con poca acqua leggermente salata, facendo un movimento circolare e continuo con la mano.
Man mano che procedete trasferite i granelli su una tovaglia pulita e, alla fine, lasciateli asciugare per circa 2 ore.
Quindi, rimettete il couscous nella mafaradda e irroratelo con mezzo bicchiere di olio, manipolatelo delicatamente, in modo che assorba bene l’oLIO.
A questo punto, versate la semola così lavorata nella cuscussiera, in cui avrete messo alcune foglie di alloro, in modo da coprire i buchi.
Ponete il recipiente su una pentola piena fino a metà di acqua e sigillate la linea di congiunzione delle due casseruole con un impasto molle di farina e acqua (cuddura) come vuole la tradizione , oppure, con un canovaccio annodato per impedire la dispersione del vapore.
Cuocete per 1 ora abbondante.
il couscous acquisterà un aroma maggiore se posto a cuocere sul tegame con la zuppa a leggero bollore.
in questo caso, si utilizza una parte del brodo con cui verrà all’ultimo “abbiviratu” (irrorato) con qualche pezzetto di pesce, verdura o carne a seconda del tipo di preparazione.
A fine cottura, trasferite il couscous nel “lemmu” e irroratelo con abbondante brodo; mescolate affinché tutto il liquido venga assorbito e lasciate riposare per 1 ora, sotto una coperta di lana sistemata sul coperchio del recipiente.
Servite quindi con il condimento preparato e altro brodo che ciascuno se ne servirà a piacimento.
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