gran gourmet

venerdì 16 gennaio 2009

COUS COUS


Gr. 500 di semola di grano duro a grana mista,

farina,

alloro e altri aromi vari,

acqua,

olio extravergine di oliva,

sale, pepe o peperoncino.


SVOLGIMENTO:


Versate la semola a pioggia nella mafaradda e legatela con poca acqua leggermente salata, facendo un movimento circolare e continuo con la mano.

Man mano che procedete trasferite i granelli su una tovaglia pulita e, alla fine, lasciateli asciugare per circa 2 ore.

Quindi, rimettete il couscous nella mafaradda e irroratelo con mezzo bicchiere di olio, manipolatelo delicatamente, in modo che assorba bene l’oLIO.

A questo punto, versate la semola così lavorata nella cuscussiera, in cui avrete messo alcune foglie di alloro, in modo da coprire i buchi.

Ponete il recipiente su una pentola piena fino a metà di acqua e sigillate la linea di congiunzione delle due casseruole con un impasto molle di farina e acqua (cuddura) come vuole la tradizione , oppure, con un canovaccio annodato per impedire la dispersione del vapore.

Cuocete per 1 ora abbondante.

il couscous acquisterà un aroma maggiore se posto a cuocere sul tegame con la zuppa a leggero bollore.

in questo caso, si utilizza una parte del brodo con cui verrà all’ultimo “abbiviratu” (irrorato) con qualche pezzetto di pesce, verdura o carne a seconda del tipo di preparazione.

A fine cottura, trasferite il couscous nel “lemmu” e irroratelo con abbondante brodo; mescolate affinché tutto il liquido venga assorbito e lasciate riposare per 1 ora, sotto una coperta di lana sistemata sul coperchio del recipiente.

Servite quindi con il condimento preparato e altro brodo che ciascuno se ne servirà a piacimento.

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